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Cosa è LEADER+
Leader, acronimo in lingua francese di “Liaisons Entre Actions de Dèveloppement de l’Economie Rurale“, cioè Collegamenti tra Azioni di Sviluppo dell’Economia Rurale è, insieme ad Urban, Equal ed Interreg uno dei quattro programmi comunitari previsti dalla U.E. per il periodo 2000-2006. Leader+ è un programma finalizzato a promuovere lo sviluppo integrato, endogeno e sostenibile delle aree rurali.; segue ad altri due programmi, il Leader I e Leader II che si sono sviluppati negli anni novanta. Anche questa nuova edizione del LEADER si propone di sperimentare soluzioni originali, integrate e sostenibili ai problemi di sviluppo delle aree rurali che possano costituire un esempio per le future politiche dell'Unione Europea. L'Iniziativa, quindi, si pone a completamento di altre azioni comunitarie per le aree rurali, il cui rilancio viene principalmente perseguito con i fondi strutturali previsti con i Piani di Sviluppo Rurale, secondo quanto stabilito dai Regolamenti 1257/99, 1260/99 e 1750/99.
Lo sviluppo rurale
Nel 1988 la Commissione Europea invia al parlamento Europeo il documento “L’avvenire del mondo rurale” nel quale, partendo da una valutazione delle politiche precedentemente attuate in ambito agricolo, si evidenzia la crescente importanza del ruolo che le aree rurali potranno svolgere nel futuro nell’ambito della Comunità.
L’importanza delle aree rurali deriva dal fatto che queste coprono circa l’80% della superficie della Comunità e in esse vi risiede più del 50% della popolazione. Nel documento per la prima volta viene superata l’equazione “sviluppo agricolo = sviluppo rurale” e viene riconosciuta l’importanza di sostenere anche le componenti non agricole in un’ottica di sviluppo integrato della aree rurali.
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Altro fondamentale documento che chiarisce l’importanza delle aree rurali e le loro potenzialità di sviluppo è la Conferenza di Cork.
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Le peculiarità di LEADER+
La Comunicazione del 14 aprile 2000 della Commissione agli Stati membri riporta quelli che sono orientamenti per l’iniziativa di sviluppo rurale LEADER +. A partire dal 18 maggio 2000, data della pubblicazione sulla GUCE della Comunicazione, è stata possibile l’attivazione di tutte le procedure nazionali, regionali e locali che hanno portato all’attuazione di questo programma.

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LEADER+ affianca la propria azione a quella degli Obiettivi 1, 2 e 3 previsti dai regolamenti sui Fondi Strutturali con lo scopo di rafforzare la coesione economica e sociale creando quello che è il secondo pilastro della PAC: la politica di sviluppo rurale. LEADER+ si differenzia comunque da quelli che sono gli obiettivi dei Regolamenti sullo sviluppo rurale (principalmente il Reg. CEE 1257/99) per due motivi fondamentali:
- LEADER+ ha una funzione di “laboratorio”: ha lo scopo di promuovere azioni di alto profilo, innovative e con caratteristiche di interventi pilota che dovranno indicare nuove strade per lo sviluppo rurale, attuabili anche in altri contesti territoriali grazie alla condivisione in rete di tutte le informazioni;
- LEADER+ si differenzia per la modalità di programmazione che è dal basso (approccio bottom-up) cioè dalle comunità locali mentre il regolamento sullo sviluppo rurale prevede una programmazione e partire dalle regioni tramite il PSR.
AGENDA 2000 E LO SVILUPPO RURALE
”Agenda 2000 per un’unione più forte e più ampia” documento della Commissione Europea del 15 luglio 1997 anticipa le linee fondamentali della Riforma dei Fondi Strutturali 2000-2006.
Agenda 2000, approvata il 25 marzo 1999 durante il Consiglio Europeo di Berlino segna un momento di grande innovazione per quanto riguarda le politiche attuate dalla UE:
- per la prima volta avviene la revisione globale sia della politica delle principali OCM sia della politica strutturale che, insieme al regolamento sullo sviluppo rurale, formano i tre pilastri della nuova politica della UE;
- è un documento non indirizzato esclusivamente al mondo agricolo ma un programma in cui vengono disegnate le linee strategiche per il futuro dell’UE;
- al miglioramento della coesione interna si affianca la volontà di integrazione con i paesi in via di adesione.
Sono definiti tre obiettivi di intervento:
Ob.1: sviluppo e adeguamento strutturale delle regioni in ritardo di sviluppo. Riguarda zone con PIL pro-capite inferiore al 75% della media UE. Il finanziamento avviene attraverso il FESR, FSE, FEAOG-Orientamento;
Ob.2: riconversione economica e sociale delle zone con difficoltà strutturali. Destinato alle aree al di fuori dell’obiettivo 1, ricomprende gli ex Ob.2 e Ob.5b.
Vengono individuate quattro tipologie di aree eleggibili:
- zone industriali con tasso medio di disoccupazione superiore alla media comunitaria degli ultimi tre anni e una quota di occupati nel settore industriale uguale o superiore alla media comunitaria dal 1985, in progressivo declino da questa data;
- zone rurali con densità di popolazione inferiore a 100 abitanti per Kmq, quota degli attivi agricoli uguale o superiore alla media comunitaria per tutti gli anni di riferimento dal 1985, tasso di disoccupazione degli ultimi tre anni superiore alla media comunitaria e un progressivo spopolamento dal 1985;
- zone urbane con alta densità di popolazione, tasso medio di disoccupazione superiore alla media comunitaria, livello elevato di povertà e con condizioni di alloggio carenti, tasso di criminalità elevato e debole livello di educazione della popolazione residente;
- zone con forte dipendenza dall’industria della pesca. Il finanziamento avviene attraverso il FESR, FSE, SFOP. Ob.3: ha lo scopo di adeguare i sistemi di istruzione, formazione e occupazione. Il finanziamento avviene integralmente da parte del FSE.
2.4.1 Il regolamento sullo Sviluppo rurale
Il regolamento 1257/99 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del FEOGA riorganizza varie misure adottate nei due precedenti periodi di programmazione in un’ottica di semplificazione e di ricerca di una coerenza globale degli interventi. Sotto l’influsso delle considerazioni scaturite dalla conferenza di Cork, gli interventi di sviluppo rurale saranno attuabili nell’intero territorio dell’Unione.
Il regolamento 1257/99 individua 9 tipologie di interventi ammissibili:
  • investimenti nelle aziende agricole;
  • insediamento giovani agricoltori;
  • formazione;
  • prepensionamento;
  • zone svantaggiate;
  • misure agroambientali:
  • miglioramento delle condizione di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli;
  • silvicoltura;
  • promozione dell’adeguamento delle zone rurali.
La programmazione avviene tramite la stesura a livello locale (in Italia gli enti preposti sono le Regioni) di Piani di Sviluppo Rurale approvati dalla Commissione.
Il sostegno alle cosiddette misure di accompagnamento (prepensionamento, misure agroambientali, forestazione) e l’aiuto alle zone svantaggiate è finanziato dal FEAOG-Garanzia in tutta l’UE, mentre per le altre misure è sostenuto dal FEAOG-Orientamento per le zone ricadenti nell’Ob.1 e invece FEOGA-Garanzia per le zone al di fuori dell’Ob.1.
Una sintesi del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione Umbria può essere scaricata da:
../sintesi.htm
I bandi aperti del PSR possono essere visionati presso il sito dell’Arusia;
www.arusia.umbria.it
GLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE
PRESENTI NEL TERRITORIO DEL GAL TERNANO
Oltre a Leader nel territorio dell’area GAL agiscono altri strumenti di programmazione territoriale volti allo sviluppo del territorio:
Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2000 - 2006;
Documento Unico di Programmazione (Doc.U.P.) Obiettivo 2. 2000 – 2006;
Piano Operativo Regionale (P.O.R.) Ob.3;
Patto Territoriale Verde del "Ternano-Narnese-Amerino”;
Piano di Sviluppo Socio-economico della Comunità Montana dell'Amerino "Croce di Serra";
Piano di Sviluppo Socio-economico della Comunità Montana Valle del Nera e Monte S. Pancrazio;
Piano Pluriennale Economico e Sociale del Parco fluviale del Nera;
Piano Pluriennale Economico e Sociale del Parco fluviale del Tevere.
In tutta l’area GAL opera il Piano di Sviluppo Rurale della Regione Umbria che finanzia progetti a livello delle singole imprese ma anche per Enti pubblici, Comunità Montane e Consorsi di Bonifica
L’area omogenea “Ternano Narnese Amerino” nel precedente periodo di programmazione comunitario 1994-1999 risultava compresa interamente nell’ex Obiettivo 2 e pertanto esclusa da tutte le misure per lo sviluppo rurale comprese nel vecchio obiettivo 5 b, tra le quale il Programma di Iniziativa Comunitaria Leader II. Nell’attuale periodo di programmazione 2000-2006 l’area, tranne il centro urbano di Terni risultante in phasing-out, è interamente eleggibile alle azioni previste nell’ambito del Doc.U.P. 2. Nell’area come in tutto il territorio regionale, sono finanziabili tramite il P.O.R. Ob.3 azioni di formazione. Nell’area GAL ad eccezione di due comuni nella zona occidentale, Baschi e Montecchio, è in fase di attuazione il Patto Territoriale Verde Ternano-Narnese-Amerino, le cui azioni previste nei confronti delle imprese sono state approvate e si sta attendendo l’erogazione dei fondi.
Nell’area operano due Comunità Montane, quella dell’Amerino “ Croce di Serra” e quella della “Valle del Nera-Monte S.Pancrazio” che operano sul territorio tramite il Piano di Sviluppo socio Economico.
Sono presenti due Parchi Regionali, il Parco Fluviale del Nera ed il Parco Fluviale del Tevere, la cui azione sul territorio si esplica tramite il relativo Piano Pluriennale Economico e Sociale.
Gli strumenti di programmazione del territorio, suddivisi per comune di applicazione sono riportati nella tabella a seguire. Un’analisi dettagliata per singole misure di tutti gli strumenti di programmazione territoriale è riportata nei seguenti documenti:
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